Translate

IL BULLISMO AI TEMPI DEI SOCIAL

Il bullismo è un fenomeno intenzionale caratterizzato da comportamenti di prevaricazione, prepotenza, aggressività o emarginazione attuati da una o più persone, definite bulli, nei confronti un individuo o un gruppo considerato più debole e definito vittima. Ciò che lo differenzia da altri fenomenti è la ripetitività, fino a diventare persecuzione, e lo sbilanciamento di "potere" (dominanza- sottomissione) tra le persone coinvolte, di solito coetanei.

Si parla, infatti, di bullismo diretto quando viene agito a livello fisico (calci, pugni, spintoni, ecc.) o verbale (insulti, parolacce, offese, calunnie) e di bullismo indiretto quando c'è derisione, emarginazione, esclusione, diffusione di pettegolezzi (bullismo psicologico).

Il bullo è colui o colei che prende in giro ripetutamente, rimprovera, intimidisce, minaccia, vuole dominare sugli altri, è aggressivo fisicamente o verbalmente, danneggia gli oggetti altrui e si irrita facilmente; la vittima è quella persona, maschio o femmina, che subisce le angherie del bullo, in privato o in pubblico, in modo ripetuto e persecutorio.

Oltre al bullo e alla vittima esistono altri protagonisti, coinvolti direttamente o indirettamente: gli amici del bullo, che partecipano attivamente alle azioni di prevaricazione o emarginazione e fanno da spalla al leader; coloro che vengono spinti e coinvolti dal bullo ad essere complici di scherzi o altre azioni bullistiche ma che non sono gli ideatori; i testimoni che non partecipano direttamente ma sono a conoscenza dei fatti e non fanno nulla per fermare o denunciare l'accaduto.

E' difficile indicare un periodo in cui il bullismo è nato, prababilmente è sempre esistito; ciò che però si è constatato negli ultimi anni è la sua grande diffusione, specie con l'avvento di internet e dei social. Si è, così, trasferito ed ampliato questo fenomeno nel mondo digitale e nel web, diventanto cyberbullismo.

Si definisce cyberbullismo:
"qualunque forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d'identita', alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento illecito di dati personali in danno di minorenni, realizzata per via telematica, nonche' la diffusione di contenuti on line aventi ad oggetto anche uno o piu' componenti della famiglia del minore il cui scopo intenzionale e predominante sia quello di isolare un minore o un gruppo di minori ponendo in atto un serio abuso, un attacco dannoso, o la loro messa in ridicolo." (Legge 29 Maggio 2017 n.71)

Ciò significa che, in seguito alla approvazione e entrata in vigore della legge, il cyberbullismo e i comportamenti riconducibili al bullismo sono un reato. Per le conseguenze dal punto di vista penale e civile si rimanda ad altro approfondimento facilmente rintracciabile su internet, in quanto non di  mia competenza. Si sottolinea, comunque, la gravità delle azioni e soprattutto l'impatto psicologico e sociale che tali fenomeni assumono.
Una differenzia sostanziale tra il "classico" bullismo e quello su internet è la rapidità di diffusione di qualsiasi contenuto (calunnie, insulti, molestie) pubblicate sui social attraverso post, foto, commenti che nel giro di pochi minuti possono diventare "virali".

Inoltre, se nel bullismo i luoghi "incriminati" in cui il bullo può agire sono circoscritti ad un posto specifico (scuola, quartiere, parco, ecc), sui social la vittima è potenzialmente sempre esposta alle azioni cyberbullistiche. 

In cosa consistono i comportamenti del cyberbullismo?
Sono state catalagate 8 tipologie di cyberbullismo (Smith, 2007, Willard, 2007, Pisano, Saturno 2008, Pisano 2014):
  • FLAMING - messaggi elettronici violenti e volgari mirati a suscitare “battaglie” verbali online.
  • HARRASSMENT - (molestie)Invio ripetuto di messaggi offensivi, scortesi e insultanti con l’obiettivo di ferire qualcuno.
  • CYBERSTALKING - persecuzione via internet o telefono. Invio ripetuto di messaggi contenenti minacce fortemente intimidatorie.
  •  DENIGRATION - Denigrazione. Sparlare di qualcuno online. Inviare o pubblicare pettegolezzi e dicerie crudeli su una persona per danneggiarne la reputazione o le amicizie.
  •  IMPERSONATION - rubare il profilo o l’identità. Violare l’account di qualcuno, farsi passare per questa persona e inviare messaggi per dare una cattiva immagine della stessa, crearle problemi o pericoli e danneggiarne la reputazione o le amicizie.
  •  OUTING AND TRICKERY - una forma di cyberbullismo attraverso la quale, il cyberbullo, dopo aver “salvato” le confidenze di un coetaneo, spontanee (outing) o sollecitate con l’inganno (trickery), o le immagini riservate ed intime, decide, in un secondo momento, di pubblicarle su un Blog e/o diffonderle attraverso E-mail e/o social media.
  •  EXCLUSION/BANNARE - escludere intenzionalmente un coetaneo da un gruppo online, da una chat, da un game interattivo o da altri ambienti protetti da password.
  •  EXPOSURE - pubblicazione online di informazioni private e/o imbarazzanti su un’altra persona.
Cosa distingue un semplice scherzo o ragazzata da un vero e proprio atto di bullismo o cyberbullismo? Come detto precedentemente, si tratta di comportamenti ripetitivi, intenzionali e persecutori tra due parti in cui uno domina e l'altro subisce. Il detto "lo scherzo è bello quando dura poco" è più azzecato che mai.

Se siete stati vittime o lo siete in questo momento è possibile fare qualcosa:
- se sei un minore, prima di tutto parlane con un adulto;
- salva il materiale incriminatorio (i messaggi, le foto e qualunque contenuto calunniatorio o diffamatorio) in modo che costituiscano una prova;
- blocca le chiamate e i messaggi del cyberbullo sia dal telefono che dai social;
- segnala sui social il profilo o l'account del cyber bullo;
- rivolgiti alle autorità competenti (Polizia Postale, Help Line).

Come prevenire il cyberbullismo?
* Non condividere la tua password;
* non diffondere informazioni personali (indirizzo di casa, telefono, scuola, lavoro, altro);
* non postare foto che non vorresti fossere diffuse (ricorda l'impersonation e gli hacker);
* non diffondere video, foto, messaggi che siano in qualche modo offensivi verso qualcuno (puoi fermare o limitare la diffusione);
* segnala tutto ciò che di offensivo trovi sul web nei confronti tuoi o di altri;
* non fare niente che ti metta a disagio;
* nel dubbio non farlo e parlane con qualcuno.

Come contrastare il bullismo? 
- Devo reagire e rispondere con la stessa moneta?
No, "occhio per occhio, dente per dente e il mondo diventa cieco" (Gandhi)
- Devo resistere, tanto prima o poi smetteranno?
No, potrebbero non smettere mai e le conseguenze di una lunga esposizione a minacce o emarginazione possono avere effeti nocivi sulla salute psicofisica. Parlane con qualcuno, segnala alle autorità competenti e se hai bisogno richiedi un supporto psicologico ai punti di ascolto o anche a me contattandomi.
- Se non sono io l'artefice degli scherzi o delle calunnie, ma ne sono a conoscenza, non ho nessuna colpa e quindi non devo fare niente?
No, sei un testimone, in qualche modo sei coinvolto, riferisci alla vittima quello che potrebbe accadere, ove possibile scoraggia gli ideatori, parla con qualcuno per chiedere suggerimenti, segnala, rivolgiti alle autorità competenti.

Ognuno ha diritto di opinione, di espressione, alla propria identità, alla privacy, a non essere discriminato, a ricevere aiuto di genitori, a non essere maltrattato (Diritti dell'infanzia e dell'adolescenza).

Per approfondimenti:
- http://www.cyberbullismo.com/cyberbullismo/tipologie/
- http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2017/06/3/17G00085/sg
- https://www.commissariatodips.it/collabora/segnalazioni-e-reclami-nei-servizi-postali.html
- http://www.generazioniconnesse.it