Vi è mai capitato di
sentirvi inspiegabilmente di buon umore, rilassati ed euforici in
seguito alla liberazione dell'intestino? O al contrario, di sentirvi
tristi, arrabbiati, frustrati quando l'intestino era pigro o faceva i
capricci? Si tratta di un caso o c'è qualcosa di scientifico?
Secondo l'antica medicina
greca e cinese, la pancia è la sede delle emozioni; in particolare,
per i greci lo stomaco era associato ad emozioni colleriche, mentre
l'intestino a quelle malinconiche; similmente i cinesi ritengono che
ulcere, colite e infiammazioni dell'intestino crasso possano
dipendere da eccessiva preoccupazione o ansia e che nel colon si
accumulino desideri non realizzati. Non a caso Ippocrate prescriveva
dei clisteri contro l'ansia e la depressione, e in altre culture,
come Egitto e India, il lavaggio del colon era considerata una
terapia fisica e spirituale.
Che dire del mondo
occidentale e contemporaneo? Ancora oggi, nel linguaggio comune,
vengono spesso utilizzate espressioni come "agire di pancia",
"sentire le farfalle nello stomaco", "mi sta sullo
stomaco".. "quella persona non la digerisco"... in
qualche modo anche noi riconosciamo un legame tra quegli organi e le
emozioni.
Ma si tratta solo di modi
di dire o ci sono delle prove scientifiche che lo dimostrano?
La psicosomatica, che
studia la relazione tra il corpo (soma) e la psiche, tenta di
spiegare come la mente influenzi il corpo, a volte dando luogo a veri
e propri disturbi (gastrite, ulcera, mal di testa, stipsi, ecc..), e
viceversa, come il corpo influenzi la mente. Secondo una visione
più olistica, le due entità psichiche e somatiche non sono
separate, ma piuttosto un tutt'uno.
Recenti studi in
neuro-gastroenterologia hanno dimostrato la presenza nell'intestino
di una dozzina di neuropeptidi, ossia dei neurotrasmettitori, tra
cui le endorfine, l'accetilcolina (effetti eccitatori), la
noradrenalina (effetti inibitori), la serotonina (regolazione
dell'umore). Tale scoperta, già cominciata alla metà dell'800
quando il neurologo tedesco, Leopold Auerbach, notò due strati
sottilissimi di cellule nervose nell'intestino, ha portato a capire
che nella pancia c'è un vero e proprio cervello, il cosiddetto
Sistema Nervoso Enterico (SNE), composto da 100 milioni di neuroni
localizzati sulle pareti intestinali.
Dunque l'intestino, non è
solo l'ultima porzione dell'apparato digerente, ma un secondo
cervello che produce sostanze psicoattive che influenzano gli stati
d'animo. In particolare, la serotonina e le endorfine, che innalzano
la soglia del dolore, producono euforia e benessere, contrastando lo
stress.
Come possiamo allora
prenderci cura di noi stessi in senso olistico? Le modalità sono
molteplici, se il corpo influisce e sulla mente e la mente sul corpo,
e questi sono un tutt'uno, allora tutto ciò che fa bene al corpo
(dalle pratiche naturopate, all'alimentazione sana, al'esercizio
fisico, allo yoga alla meditazione, allo stile di vita equilibrato) e
alla mente (pensieri positivi, relazioni sociali, divertimento,
buone letture, ecc.) contribuirà a darci un senso di benessere
completo.
Approfondimenti:
- Pagliaro G.; Martino E.; La mente non localizzata. La visione olistica e il modello mente-corpo in psicologia e medicina.
- Corgna M.; PNEI...A chi? La psiconeuroendocrinoimmunologia spiegata a tutti.