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SINDROME DA RIENTRO: COS'E' E QUALI SONO I RIMEDI


Che abbiate trascorso le vostre vacanze al mare, in montagna, al lago o visitando città e musei.... poco importa! Il rientro a casa, alla routine, al traffico, al lavoro e alle agende programmate può essere difficile.

E' molto diffuso tra persone di tutte le età la sensazione di nostalgia e tristezza quando si realizza che la vacanza è finita e si viene sommersi dalle responsabilità della vita; ma nei casi peggiori possono insorgere veri e propri disturbi quali apatia, disturbi del sonno, irritabilità, mal di testa, ansia, stordimento, depressione. Si tratta di quella che in inglese viene chiamata la post vacation/holiday blues/syndrome, altrimenti detta sindrome da rientro dalle vacanze.

Fino a qualche anno fa si era registrato che 1 persona su 10 ne soffrisse, negli ultimi anni i sintomi e i disagi da rientro sembrano essere aumentati, forse anche in relazione all'aumento dei disturbi di ansia e stress che attanagliano la nostra società.

Alcuni cominciano ad avvertire i sintomi ancora prima che la vacanza sia finita, una sorta di ansia anticipatoria e da separazione che rende meno piacevoli gli ultimi giorni di svago; altri nei primissimi giorni dal rientro guardano foto, cartoline e pensano ai luoghi e alle esperienze fatte.

Secondo alcune ricerche, più lunga è la vacanza più intenso può rivelarsi il vacation blue, come se il paragone con le attività svolte durante l'estate (mare, relax, sport, cene, visite culturali, paesaggi, ecc.) si scontrasse con la realtà noiosa e ripetitiva della quotidianità. Per non parlare del tempo che si è potuto concedere a se stessi, ai propri interessi, al rilassamento o al divertimento che nella maggior parte dei casi si fatica a ritagliarsi nella routine di casa-lavoro-impegni.

Quali possono essere, dunque, le soluzioni suggerite per alleviare i disagi e avere maggior benessere?

1. QUI E ORA
Nella nostra società è sin troppo diffusa la concezione che la felicità sia un qualcosa da dover raggiungere in futuro o che si è provata una o più volte in passato, a discapito del presente che viene privato di esperienza attuale e riempito di speranze e ricordi.
E' possibile, invece, essere contenti qui ed ora, nel momento presente? Sì, Come?
Ci sono molte pratiche e percorsi psicologici e di crescita personale che invitano a vivere nel presente, tra queste la pratica della mindfulness porta a focalizzare l'attenzione su quello che c'è così com'è, senza visualizzazioni, induzioni e giudizio. Si impara ad essere consapevoli, attenti a ciò che si fa mentre lo si fa: respirare, camminare, mangiare... o semplicemente ad esserci. Si arriva ad essere felici semplicemete perchè si sente di essere vivi, di esistere, sentendo il proprio corpo, i sensi aperti alle sensazioni che affiorano; inoltre lo stato di benessere aumenta da un lato, grazie all'abbassamento dei livelli di cortisolo (ormone per eccellenza dello stress) e dall'altro per la produzione di serotonia, dopamina ed endorfine che inducono rilassamento, piacere, euforia e vitalità.


2. TEMPO PER SE'
Uno dei maggiori indicatori del benessere acquisito durante la vacanza è stato l'essersi fermato dalla corsa all'ambizione, dalla fretta e la frenesia quotidiana per dedicare tempo e spazio a se stessi. Nel ritornare alla proprio quotidianità è utile ritagliarsi un lasso di tempo per dedicarsi ai propri hobby, interessi, al semplice riposo, ad una passeggiata, ad un massaggio, l'ammirazione del tramonto o il gustarsi un pasto. Non importa quale sia l'attività scelta, purchè sia un tempo stabilito per il proprio benessere personale.


3. NON PARTIRE IN QUARTA
In ogni gara la partenza avviene con una graduale accellerazione, allo stesso modo nel rientrare al lavoro, nel traffico e negli appuntamenti è bene farlo rispettando le energie e le risorse di cui si dispone. Questo non vuol dire che se il lavoro richede che io sia alle 9 di mattina in ufficio per 8 ore io debba alzarmi con calma, arrivare alle 10 e andar via alle 14, ma programmare ogni cosa in modo da non dover accellerare o correre con fretta, ansia e stress. Passo dopo passo, poco a poco si riesce a fare tutto.

Dunque non c'è bisogno di aspettare di andare in vacanza per sentirsi rilassati, soddisfatti, vivi e felici, è possibile mantenere questa condizione di benessere attraverso una regolare pratica di mindfulness psicosomatica che riporta benessere ed equilibrio alla mente, al corpo e alle emozioni, prendersi del tempo per godersi la vita ogni giorno e seguire il ritmo del proprio corpo.


"La felicità non è un traguardo, ma un metodo di vita" (Burton Hills)






















Per ulteriori approfondimenti:
https://en.wikipedia.org/wiki/Post-vacation_blues
http://d.repubblica.it/benessere/2014/09/02/news/psicologia_sindrome_rientro_vacanze_consigli-2267523/
Montecucco N. (2010). Psicosomatica Olistica. Mediterranee