Mentre molta attenzione è rivolta alle notizie di coppie che si sposano, separano o divorziano, ai molteplici annunci per creare una cerimonia perfetta dal fidanzamento al sì con l'aiuto di una wedding planner, ai film in cui si intrecciano le vite di personaggi alla ricerca del vero amore fino al lieto fine di "felici e contenti", sembrano scarseggiare, invece, i consigli e gli interventi per avere un matrimonio felice e duraturo.
Molte coppie si rendono conto che qualcosa non funziona nel loro matrimonio quando è troppo tardi e i fili che li tenevano legati si sono ormai spezzati o deteriorati; spesso ciò accade perchè tutto viene dato per scontato e non si fa nulla per alimentare il rapporto di coppia.
Uno Psicologo americano, John Gottman, ritiene che le coppie felicemente sposate non siano più intelligenti, ricche o astute delle altre, ma ciò che permette loro di vivere felici e contenti è uno stile di matrimonio "emotivamente intelligente".
L' intelligenza emotiva, (Goleman, 1995) può essere riassunta come:
- la capacità di provare e riconoscere le emozioni proprie (consapevolezza di sè), ed altrui (empatia);
- la capacità di motivarsi per raggiungere obiettivi (motivazione);
- la capacità di entrare in relazione con gli altri (abilità sociale).
Oltre ad impegnare molte energie fisiche, mentali ed economiche nei preparativi decorativi per arrivare al fatidico sì, sarebbe molto utile e produttivo investire il proprio tempo, denaro e se stessi nella preparazione psichica, fisica, relazionale ed emotiva non solo per arrivare al giorno del matrimonio, ma anche e soprattutto per cominciare una vita insieme al proprio coniuge.
Così come per prenderci cura di un bel giardino possiamo raccogliere tutti i consigli degli esperti ed eventualmente rivolgerci ad un giardiniere, senza aspettare che i fiori muoiano, sarebbe utile consultarsi con specialisti delle relazioni interpersonali e della gestione delle emozioni (per es. Psicologi), non quando i rapporti sono ormai freddi, distaccati e conflittuali, ma anche prima attraverso consulenze di coppia o di famiglia.
Ciò che deve cambiare come forma mentis in ognuno di noi è la credenza che si debba andare in TERAPIA solo perchè o quando c’è qualcosa che non va (spesso, quando ce ne si accorge o si ha il coraggio di farlo, è troppo tardi)
Invece, occorre vederla in maniera diversa, un pò come un FARE COSTANTEMENTE UNA MANUTENZIONE, DI SE STESSI E DELLA COPPIA (così come si fa la revisione e il tagliando dell’auto, le analisi del sangue e il check -up di salute), è forse meno importante la sfera emotiva relazionale e psicologica?
fonte foto: http://goo.gl/AiXOBN