Era un giorno d'estate, quando all'improvviso mi resi conto che conoscevo bene la mia auto che ormai possedevo da 8 anni: sapevo che il finestrino anteriore dal lato del passeggero non si poteva usare perché rischiava di rompersi, sapevo che per chiudere gli sportelli anteriori occorreva la forza di Hulk, mentre per chiudere il baule ci voleva la delicatezza di una fata.
Altre persone che entravano nella mia auto non sapevano tutte queste cose, ma io sì perché la conoscevo, l'avevo vissuta e sapevo come trattarla.
Chi non conosce la propria macchina?
Chi non sa esattamente quanto spingere il freno, quanto è sensibile il volante, quando e come far spannare i vetri, con quanta delicatezza chiudere lo sportello o il baule?
Chi conosce il proprio partner? chi sa come prenderlo? Chi sa come farlo ridere? Chi sa come renderlo felice? Chi sa fino a che punto può stuzzicarlo senza farlo arrabbiare? E via discorrendo...
Così come, con l'esperienza quotidiana, conosciamo la nostra auto, sapendo esattamente come trattarla perché funzioni in modo ottimale, allo stesso modo arriviamo a conoscere il nostro partner, giorno dopo giorno, sapendo come, quando e cosa fare affinché la relazione funzioni in modo ottimale.
Mentre con l'auto si tratta di una "relazione unidirezionale", con il partner è una "relazione bidirezionale" in cui si impara a conoscersi reciprocamente con il tempo e con tanta pazienza!